Elementor #446

Linea di Ricerca 5 – Internazionalità. Padova nodo tra il territorio e il mondo

L’Università di Padova, con i suoi 60.000 studenti iscritti, si configura come centro accademico, non solo a livello nazionale ma, in misura sempre più estesa, si pone come snodo anche a livello internazionale, con un ampio flusso di studenti provenienti da ogni parte del globo, attraverso programmi Erasmus, e non solo. A fronte di ciò, l’Ateneo contribuisce a eleggere Padova a città non solo Europea, ma globale: questo comporta l’onere di offrire, da una parte un apporto per rendere attrattiva a livello internazionale la città e, dall’altra, una spinta per definire una gestione efficace di tale flusso di popolazione, siano essi studenti o turisti di passaggio. La linea di ricerca ha come obiettivo l’analisi e l’implementazione del processo di internazionalizzazione della città di Padova in relazione al campo universitario, del Comune e del mondo economico. Per ciascun campo, si intende individuare gli elementi del territorio da valorizzare, le strategie di partnership fra entri locali e internazionali assieme agli aspetti di maggiore criticità. L’adempimento di tali obiettivi consentirà di raccogliere conoscenze sufficienti a individuare potenzialità e rischi all’interno dei tre campi al fine di sviluppare per ciascuno interventi di coordinamento e implementazione dell’internazionalizzazione attraverso strategie di promozione dell’ateneo, di proposta e progettazione di politiche territoriali, individuare campi d’investimento pubblico e privato per migliorare la visibilità e l’attrattività internazionale della città. 

Questo comporterà uno studio di come gli studenti esteri e i turisti configurano l’Ateneo di Padova e la città stessa, offrendo dei dati utili sia all’Ateneo per progettare iniziative di coinvolgimento della popolazione estera, sia alle Istituzioni locali per progettare iniziative di valorizzazione di Padova quale Città Internazionale (es. turismo culturale). Al fine di offrire una valutazione dei risultati ottenuti verranno predisposti specifici indicatori di risultato che diano contezza dei dati raccolti in riferimento alle interazioni tra la comunità padovana e il flusso di popolazione estera. Tali indicatori serviranno per monitorare quanto le interazioni tra comunità padovana e comunità estera si pongano verso una direzione virtuosa piuttosto che potenzialmente critica. In questo modo la linea strategica non si configura come mera raccolta di informazioni, ma i dati raccolti offriranno un risvolto applicativo immediato in quanto, grazie agli indicatori di risultato, è possibile per il team di ricercatori rilevare il grado di coesione sociale tra la popolazione padovana e quella estera in modo tale da progettare interventi – qualora servisse – per gestire assetti conflittuali manifesti o latenti. A fronte di tale linea di ricerca sarà possibile offrire dunque un monitoraggio dei flussi internazionali che coinvolgono la città di Padova e produrre dei report annuali che offrano uno stato dell’arte in riferimento al tema dell’internazionalità. Tali report, a disposizione della città di Padova e dell’Università, oltre ad offrire dati per un monitoraggio dei flussi, studenteschi e non, potranno anche essere utilizzati per progettare iniziative per una sempre maggiore valorizzazione di Padova.

In questa prospettiva, in relazione con quanto previsto dalla linea di ricerca 1 C (Inclusione e coesione sociale), il Laboratorio UniCity potrà beneficiare anche dei contributi di ricerche in corso, come il progetto Intereurisland che, attraverso la creazione di una rete internazionale di Atenei (Uneb, Juazeiro-BA, Brasile – Tangaza University College, Nairobi, Kenya), si prefigge di implementare e analizzare nuove strategie di internazionalizzazione di proposte di responsabilità sociale dell’università, attraverso esperienze di mobilità internazionale di studenti, con percorsi misti di studio e tirocinio formativo e attività di Service Learning – apprendimento attraverso il servizio alla comunità (Fiorin, 2016). L’esperienza di scambio internazionale si realizza infatti come progetto di ‘social engagement, dato che gli studenti vengono impegnati anche in attività di Terza missione nel contesto urbano (CdS in Scienze dell’Educazione e della Formazione, prof. G. Milan).